Infatti, in Australia sono stati bruciati complessivamente quasi 5 milioni di ettari, ovvero 12 milioni di acri (una superficie pari al doppio del territorio occupato dalla Sardegna) mentre nel tremendo rogo californiano sono andati in fumo, “solamente”, 500.000 ettari circa.

L’evento australiano è stato monitorato utilizzando diverse immagini satellitari provenienti dalla costellazione Landsat (NASA) ma, soprattutto, grazie alle immagini fornite dal satellite Sentinel-2A facente parte della costellazione Copernicus messa in orbita dall’ESA.

Il dato su cui si basa il navigatore sopra riportato è del 31-12-2019 ed interessa in particolare il territorio che circonda la città di Sidney che, come si può vedere, risulta completamente circondata dalle fiamme. Il dato grezzo scaricato dai portali dell’Agenzia Spaziale Europea è stato in seguito elaborato per ottenere un indice in grado di distinguere in maniera chiara il territorio coinvolto dall’incendio dalla vegetazione in salute (per ulteriori approfondimenti sulla metodologia clicca qui).

A questo punto viene individuata l’area percorsa dal fuoco attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di perimetrare la superficie percorsa dal fuoco in maniera automatica.