Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna

Enhanced Decision ENgine - E.D.EN.

 

 L’indice SMI (Soil Moisture Index) è sensibile alla quantità d’acqua presente nel terreno. Viene frequentemente utilizzato per valutare l’eventuale tendenza alla desertificazione del suolo.

L’indice vegetazionale NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) fornisce informazioni riguardo lo stato di salute della vegetazione, intesa come biomassa e area fogliare (LAI: Leaf Area Index), ed ai processi biochimici ad essa correlati (attività fotosintetica). Un alto valore dell’indice NDVI indica una vegetazione in salute.

IL PROGETTO

EDEN (Enanced Decision ENgine) è un progetto collaborativo e di ricerca sviluppato tra la società SPIVA srl, l’Università di Sassari e aziende private, ideato per monitorare il territorio e fornire supporto alle decisioni in campo agricolo.

FINALITA’

L’obiettivo del progetto EDEN è di ottimizzare i rendimenti delle aziende nell’ottica di una sostenibilità climatica, ambientale, economica, produttiva e sociale e di favorire una gestione aziendale basata sull’osservazione di dati raccolti da sensori posti su satelliti, su droni e sul terreno.

IN COSA CONSISTE

La metodologia del progetto EDEN è in grado di acquisire ed elaborare i dati forniti dai sensori in modo da creare delle mappe specifiche destinate alle aziende. In tal modo vengono fornite indicazioni importanti al fine di intervenire sul terreno in maniera sito-specifica, evitando sprechi di risorse e favorendo la resa e la qualità del prodotto.

PERCHE’ EDEN IN AGRICOLTURA

Dopo un’attenta analisi del settore agricolo sono state evidenziate le seguenti problematiche:

  • Costi di produzione elevati e in continuo aumento;
  • Prezzi alla vendita in calo o stabili;
  • Richiesta, da parte del mercato, di standard qualitativi sempre maggiori;
  • Forte competizione dei mercati esteri.

RISULTATI ATTESI

Monitoraggio costante del territorio e, per quanto riguarda il settore agricolo, incremento dell’efficienza produttiva attraverso un’agricoltura informatizzata che permetta interventi specifici uniti ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una maggiore resa.

SPIVA srl

SPIVA srl è una start up tecnologica che opera nel campo della Cartografia, del GIS e dei Sistemi Informativi Territoriali.

Nasce nel 2005 come spin off dello Studio di Ingegneria Addis per soddisfare le esigenze di trasferimento tecnologico nel settore della cartografia e del GIS, con l’obiettivo di trasferire competenze e tecnologie agli operatori del settore, pertanto la nostra attività è rivolta principalmente a Pubbliche Amministrazioni e ai Liberi Professionisti.

Abbiamo maturato le nostre competenze sia nel settore pubblico che privato, fino al campo accademico. Infatti collaboriamo intensivamente con le Università di Cagliari, Sassari e Venezia per un costante e continuo aggiornamento di natura professionale e didattica.

Siamo consulenti di numerose Pubbliche Amministrazioni e dal 2005 più di 150 studi professionali si sono rivolti a noi per implementare le competenze in materia di GIS e cartografia. Ci occupiamo di diversi progetti in ambito di GIS, Urbanistica, Sicurezza Stradale, Mobilità e Trasporti, Progettazione Europea e Sistemi Informativi Territoriali.

Oggi siamo partner di diversi progetti ai quali stiamo lavorando con il supporto di esperti nei diversi settori di intervento, al fine di creare dei prodotti innovativi e sempre al passo con le nuove tecnologie.
Operiamo nel campo della cartografia e dei Sistemi Informativi Territoriali.

Siamo convinti che il reale valore di un Sistema Informativo Territoriale sia nella qualità dei contenuti digitali e quindi delle informazioni che riusciamo a implementare e sviluppare per i nostri clienti, pertanto ci consideriamo una GIS agency.

Dal 2014 siamo consulenti per numerosi Comuni pilota del servizio SUE.

Università degli Studi di Sassari

La nascita dell’Ateneo è legata alla figura di Alessio Fontana, che nel 1558 lasciò i suoi beni alla municipalità per l’istituzione di un collegio di studi affidato alla Compagnia di Gesù. Tuttavia il re Filippo III concesse lo statuto di Università regia solo il 9 febbraio 1617, con la consacrazione di Sassari a prima Università regia. Un secondo fondatore è Antonio Canopolo, che dotò l’Ateneo di nuove aule, della maestosa Aula Magna e di numerose elargizioni in denaro. Il suo stemma è ancora visibile nell’atrio d’ingresso.

Nel 1765 fu approvato un regolamento interno con il riconoscimento di quattro facoltà: Filosofia ed Arti, Teologia, Giurisprudenza e Medicina; con uno scambio culturale vennero trapiantati docenti piemontesi avviando l’ateneo sassarese verso una cultura europea e ampliando la ricerca scientifica. La “restaurazione” del governo sabaudo, avviò la ricerca dei problemi della Sardegna, valorizzando le potenzialità culturali ed economiche dell’isola. Nel 1877 l’ateneo sassarese venne parificato a quelle secondarie, aprendo così un nuovo ciclo di rinnovamento.

Verso gli inizi del Novecento l’ateneo conobbe un nuovo fermento culturale, con l’introduzione della cultura positivistica nel campo della medicina, delle scienze e del diritto. Nel primo triennio del Novecento, grazie all’attuazione del “sistema universitario nazionale”, furono istituite le nuove facoltà di Farmacia e Medicina Veterinaria e, nel 1950, la facoltà di Agraria pone le basi per una rinascita economica e sociale della Sardegna.

Fiore all’occhiello dell’Università di Sassari è il Centro di eccellenza per lo sviluppo della ricerca biotecnologica e per lo studio della biodiversità della Sardegna e dell’area mediterranea.

Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna

Il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, nasce dalle colline di Bonorva a ridosso della provincia di Nuoro, si sviluppa attraverso la Piana del campo di Giave verso la grande pianura di Chilivani – cuore geografico del nord Sardegna e antico granaio dei romani – si innalza verso il mare dell’antica rocca di Castelsardo, di Badesi e Valledoria, passando per le acque del bacino idrografico del fiume Coghinas e arriva alla sua fertile piana alluvionale di incommensurabile ricchezza, le cui produzioni di eccellenza esprimono i migliori carciofi di Sardegna e i profumati e rinomati vini tipici dell’Isola. Prodotti che rappresentano per quel turismo costiero carta vincente dell’intelligente offerta per il tempo libero di oggi.

L’immenso territorio consortile aperto a moderni investimenti agro-zootecnici, è collocato inoltre all’interno delle più importanti vie di comunicazione isolane: la storica quattro corsie della Sardegna che unisce il “capo di sopra” a quello “di sotto” (Porto Torres e Cagliari) ed è segmentato dalla direttrice che unisce ovest ed est del nord isolano (Alghero, Sassari e Olbia) e collega, quindi, entrambi gli aeroporti del nord, il porto più vicino alla terraferma dell’isola e quello di Porto Torres.
L’acqua distribuita dal Consorzio nella piana di Chilivani nasce dal grande invaso di 76 milioni di metri cubi del Monte Lerno di Pattada, ultimato alla fine degli anni ’80, che raggiungendola a caduta la irriga a contatore con utilizzo intermedio quale risorsa idroelettrica.